Politica in Italia. I fatti dell'anno e le interpretazioni (2006)
Nel 2005, mentre la XIV legislatura volge al termine, la crisi di governo ha interrotto il più duraturo ministero repubblicano, senza però impedire a Silvio Berlusconi di completare il suo mandato di presidente del Consiglio. Nel contempo, l'opposizione ha vinto le elezioni regionali e registrato una straordinaria partecipazione alle primarie, che vedono il ritorno di Romano Prodi al vertice della coalizione di centrosinistra. Intanto il centro-destra cerca di riconquistare consenso e di attenuare gli effetti di una probabile sconfitta nel 2006 con l'approvazione di un'ampia revisione costituzionale e di un sistema elettorale proporzionale. Con la morte di Giovanni Paolo II e l'elezione di Joseph Ratzinger sul soglio pontificio si determinano nuove aspettative sul ruolo sociale e politico della Chiesa, in una fase in cui è cresciuta l'esposizione pubblica della Conferenza episcopale italiana, a partire dal referendum sulla procreazione assistita. Sul piano internazionale, la situazione in Iraq si è complicata con il rapimento e la successiva liberazione di Giuliana Sgrena, costata la vita al funzionario dei servizi Nicola Calipari. Inoltre, il governo italiano è tra i promotori della riforma europea del piano di stabilità e crescita, ma subisce subito dopo il suo primo early warning. Sul piano interno, si segnalano le riforme in materia di giustizia e scuola e le discussioni attorno a problematiche tardivamente affrontate come la competitività del sistema paese e la tutela del risparmio.
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