Dopo la flessibilità, cosa? Le nuove politiche del lavoro
Il titolo "Dopo la flessibilità, cosa?" allude ai molti dilemmi che caratterizzano oggi le politiche del lavoro, in Italia e in Europa. Contro la flessibilità del lavoro, divenuta sinonimo di precarietà del lavoro, e quindi di parti importanti della vita, si è attivata una forte opposizione sociale e politica, come da ultimo hanno mostrato le vicende francesi della rivolta contro il "contratto di primo impiego", fondato sulla libera licenziabilità dei giovani neo-assunti. Queste pagine offrono un insieme di riflessioni e opinioni proposte da studiosi di vario orientamento, organizzate attorno ad alcuni temi principali emersi nella legislazione e nelle politiche del lavoro degli anni più recenti. Sono temi antichi, che non si esauriscono nelle riforme della XIV legislatura e con i quali si dovrà confrontare anche il legislatore futuro. Una sorta di sondaggio di opinione nel diritto del lavoro, dunque, che non ha prodotto un libro "a tesi" ma in cui si intravedono in filigrana, dietro le diverse opzioni, i tratti essenziali di una nuova e possibile politica del lavoro. Idealmente collegato al fascicolo 2/3 (2006) della rivista "Lavoro e diritto", che presenta i risultati di una ricerca dalla cui discussione sono scaturiti i testi qui raccolti, il libro è dedicato a Umberto Romagnoli, un maestro del diritto del lavoro italiano.
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