Perché la globalizzazione funziona
Per i suoi sostenitori la globalizzazione è una forza travolgente e benigna che fa crollare le frontiere, rovescia i governi totalitari, limita l'imposizione di tasse, rende libere le persone e migliora tutto ciò che tocca; per i suoi oppositori è una forza sì travolgente, ma maligna, che impoverisce le masse, cancella il patrimonio culturale, mette in pericolo la democrazia, impone l'americanizzazione, manda in rovina lo stato sociale, danneggia l'ambiente. Una contrapposizione che ha visto voci autorevoli avanzare valide argomentazioni in un campo e nell'altro. Martin Wolf si inserisce ora nel dibattito con questo vivace contributo. Senza cedere ai toni populisti con cui spesso si affronta la questione, egli identifica i principali detrattori della globalizzazione, che gli appaiono distribuiti in uno schieramento trasversale di neomarxisti, mercantilisti e antiliberali di destra, si sofferma a descrivere i vantaggi di un'economia aperta in termini di benessere, democrazia, libertà personale e confuta punto per punto le critiche degli anti-global. Ne emerge una visione ottimistica, secondo la quale il problema, forse, non è l'eccessiva ma la scarsa globalizzazione.
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