Tempo scaduto. Il «Contratto con gli italiani» alla prova dei fatti
In "Dossier Italia", uscito un anno fa, Luca Ricolfi delineava, in un ghiotto ancorché breve paragrafo, lo stato di avanzamento dei lavori del famoso contratto siglato con gli italiani da Silvio Berlusconi. Si trattava, per la verità, di un bilancio parziale e provvisorio perché i dati coprivano solo poco più della metà della legislatura in corso. A quella data, il bicchiere poteva ancora essere considerato mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda dei punti di vista ovvero delle preferenze politiche. Ma oggi che il tempo è scaduto che cosa ci dicono gli ultimi dati? Il contratto prevedeva di centrare almeno quattro dei cinque obiettivi: diminuzione delle tasse, riduzione dei reati, innalzamento delle pensioni minime, un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro, apertura dei cantieri per il 40% degli investimenti del piano delle grandi opere. Con un lavoro paziente, accurato, aggiornato all'ultimo minuto, in questo nuovo volume Ricolfi esamina i singoli punti sullo sfondo delle vicende italiane degli ultimi cinque anni: un bilancio di fine legislatura senza sconti e senza facili demagogie.
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