L'ultimo diritto. Profili storici e teorici della secessione
La questione della secessione si inserisce nell'orizzonte più vasto della crisi della sovranità che ha indotto filosofi, politologi e giuristi a interrogarsi su percorsi ed esiti possibili delle spinte centrifughe sugli assetti statuali. Sino ad oggi il tema tuttavia è stato affrontato più su un piano politico-propagandistico che come questione rilevante per la filosofia politica e la teoria del diritto. Spesso associata all'autodeterminazione, la secessione è in realtà distinta da essa e anzi costituisce un ottimo angolo visuale per osservare i limiti di quel concetto. Ricostruendone criticamente e in una prospettiva comparata i profili, l'autrice vede nella secessione una complessa questione inerente alla relazione fra sistemi giuridici e sistemi politici. Per sua stessa natura "diritto" incerto e virtualmente distruttivo, la secessione ambisce tuttavia ad essere un vero e proprio diritto, in questo modo configurandosi come l'"ultimo diritto": l'ultima posizione di vantaggio che si può trarre da un sistema che viene abbandonato e che si espone al rischio della dissoluzione.
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