La Repubblica delle lettere

La Repubblica delle lettere

Fra il Rinascimento e l'Illuminismo gli uomini di cultura ebbero il sentimento di formare una comunità, una sorta di stato virtuale: la Repubblica delle lettere. Questa espressione, nata nel Quattrocento in Italia e poi diffusasi largamente in Europa a partire dal primo Cinquecento, soprattutto con Erasmo da Rotterdam, dava forma a un'utopia: che la sfera della cultura potesse essere un mondo autonomo, indipendente dalle divisioni nazionali e religiose, fondato sull'eguaglianza e l'universalità. Per secoli, università, accademie, eruditi dei paesi europei hanno tessuto rapporti, hanno intrattenuto scambi epistolari, mettendo in comune le conoscenze. Prima della politica, la cultura ha dunque pensato e praticato uno spazio comune europeo. Nel descrivere caratteristiche ed evoluzione della Repubblica delle lettere fra Cinque e Settecento questo volume offre un'originale prospettiva sui valori e le istituzioni che hanno costituito per tre secoli l'impalcatura della cultura europea, anticipando in qualche misura la figura e le funzioni dell'intellettuale moderno.
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