Europa, un'agenda per la crescita. Rapporto Sapir
Negli ultimi anni l'integrazione economica europea è stata caratterizzata da un notevole successo a livello istituzionale, ma il giudizio sui risultati economici dell'Unione è controverso. Se da un lato è aumentata la stabilità macroeconomica e la coesione ha continuato a svolgere un ruolo di primo piano, dall'altro, la crescita economica è stata tutt'altro che soddisfacente. Frutto del lavoro di un gruppo di esperti indipendenti chiamati a rivedere l'intero sistema delle politiche economiche dell'Unione, il Rapporto Sapir analizza la performance economica europea, stabilendo un'agenda articolata in sei punti. Incentrata sia sulle politiche comunitarie (microeconomiche, macroeconomiche e di solidarietà) che sui modi di governo e sugli strumenti (governance economica e bilancio comunitario), essa è finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di crescita sostenibile, di una maggiore e meno precaria occupazione, di mantenimento della stabilità dei prezzi e di potenziamento della coesione economica e sociale all'interno di un'Unione allargata. Gli autori di questo rapporto sono André Sapir (Université Libre de Bruxelles e Gruppo dei consiglieri politici della Commissione europea), Philippe Aghion (Harvard University), Giuseppe Bertola (Università di Torino e Istituto universitario europeo), Martin Hellwig (Universität Mannheim), Jean Pisani-Ferry (Université de Paris-Dauphine), Dariusz Rosati (Szkola Glowna Handlowa w Warszawie), José Viñals (Banco de España) e Helen Wallace (Istituto universitario europeo), con Marco Buti, Mario Nava e Peter M. Smith (membri del Gruppo dei consiglieri politici della Commissione europea).
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