Nuovi rischi, vecchie paure. La percezione del pericolo nella società contemporanea
Aids, morbo della mucca pazza, Sars, terrorismo, incidenti nucleari, e ora anche lo tsunami: sono solo alcune delle fonti delle paure che agitano la società contemporanea, ormai ribattezzata secondo un fortunato slogan "società del rischio". Ma quali sono esattamente i meccanismi che attiviamo di fronte al pericolo, vero o presunto? Perché abbiamo paura di eventi o comportamenti che, statisticamente parlando, di rado sono causa di incidenti e mietono meno vittime di altri con i quali conviviamo tranquillamente, nonostante gli allarmi lanciati dagli esperti? Perché neppure l'informazione più accurata, corredata di numeri, percentuali, statistiche, calcoli della probabilità riesce a scalfire le nostre paure né, all'incontrario, il nostro ottimismo ingiustificato? Passando in rassegna i rischi e pericoli del settore sanitario, finanziario, tecnologico, così come quelli legati alle attività domestiche e professionali, gli autori illustrano le curiose distorsioni della nostra mente, i modi in cui spesso il nostro sistema emozionale prevale su quello cognitivo, la potenza evocatrice delle immagini e delle parole rispetto all''afasia' delle cifre, il ruolo dei media, accompagnando il tutto con divertenti episodi di plateale fallimento comunicativo in cui incorrono spesso manager, politici e gli stessi esperti alle prese con situazioni di pericolo.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa