Washington e il mondo. I dilemmi di una superpotenza
Cavallo di battaglia dell'amministrazione Bush, la politica estera americana si è rivelata alla prova dei fatti il terreno sul quale sono stati consumati gli errori più clamorosi. Ma come nasce la politica estera americana, chi la determina, qual è il ruolo del presidente e quali i correttivi del sistema? Questo libro getta luce sulla complessa macchina di persone, istituzioni, centri di ricerca che sta alle spalle del processo decisionale americano, nel quale l'interscambio tra scuole di pensiero e azione politica è assai intenso. Realisti o idealisti, egemonisti o isolazionisti, conservatori o liberali, unilateralisti o multilateralisti: le principali correnti che animano il dibattito strategico americano non corrispondono meccanicamente alla nostra idea di falchi e colombe ma caratterizzano trasversalmente entrambi gli schieramenti, repubblicano e democratico. Nel libro sono discusse, in un arco temporale che va dalla guerra fredda ad oggi, le principali scelte operate dalle varie amministrazioni in relazione a pace e guerra, armamenti e intervento umanitario, missione universale, strategia delle alleanze, rapporti con l'Europa, con una particolare attenzione per la svolta radicale operata da Bush.
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