Le pergamene dell'Archivio della Prepositura di Trento (1154-1297)
L'Archivio della Prepositura conserva la documentazione relativa ai beni e ai diritti della dignità capitolare fondata nel 1425 dal vescovo di Trento Alessandro di Masovia. Il beneficio fu costituito sopprimendo l'unico monastero benedettino esistente allora in diocesi, quello di San Lorenzo, posto presso la città. Nel contesto di complesse vicende istituzionali, alla Prepositura fu poi aggiunto quanto era fino ad allora spettato ad altre due esperienze monastiche, quella di Sant'Anna di Sopramonte e quella di Santa Margherita di Trento. All'eterogeneo insieme di beni e diritti corrispondeva un fondo archivistico parimenti complesso, considerato anche che San Lorenzo aveva precedentemente assorbito la fondazione ospedaliera di San Nicolò, e che l'archivio monastico conservava pure documentazione relativa ad altre chiese soggette (Sant'Andrea di Torbole, Sant'Apollinare di Piedicastello, Santa Marina di Ravina, San Martino di Drena, San Pietro di Ora, San Bartolomeo di Montagna), oltre che altre pergamene contenenti contratti apparentemente non aventi a che fare con gli enti ecclesiastici in questione. In un momento imprecisato, dopo il 1449 e prima del 1590, i diversi archivi vennero fusi in un fondo unitario (quello della Prepositura, appunto). È nota la "complessità strutturale ... dei fondi monastici e conventuali ... composti sovente di più archivi aggregati o annessi al fondo principale": l'archivio in esame non £a dunque eccezione. Come in altri casi, "nuclei documentari inizialmente spettanti ad uno o ad altro istituto religioso furono inglobati ... nei nuovi archivi appartenenti al monastero o alla congregazione ospitante e sovente dispersi entro le classi di posteriori ordinamenti". (Dal testo)
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