Documenti papali per la storia trentina (fino al 1341)

L'identità dell'Istituto storico italo-germanico in Trento è tutta scritta nella sua produzione scientifica, ossia negli ormai 170 volumi pubblicati in trent'anni di vita (è stato fondato nel 1973) presso una delle maggiori Editrici italiane, "il Mulino" di Bologna. Trattasi innanzitutto della rivista "Annali Jahrbuch", che esce regolarmente, anno dopo anno, dal 1975; poi, delle due collane maggiori: i "Quaderni", che raccolgono gli atti dei tanti convegni, tra cui le Settimane di studio, organizzati presso l'Istituto, e le "Monografie", ossia gli studi condotti da singoli autori su temi di interesse prioritario per l'Istituto. Questi ultimi sono ben noti: le società, le istituzioni civili ed ecclesiastiche, le culture umanistiche e scientifiche dell'Europa medievale e moderna. A queste due collane dobbiamo aggiungerne altre due, che solo per ragioni esterne, di numero di volumi finora usciti, possiamo definire 'minori', ma che in realtà hanno il pregio ulteriore di mostrare meglio, anche nel titolo, la doppia anima italo-germanica dell'Istituto: i "Contributi/Beitràge", ovvero atti di convegni editi nelle due lingue, e gli "Schriften", ovvero atti di convegni o anche monografie di singoli studiosi già comparsi in lingua italiana ma ritenuti adatti a circolare, tradotti in tedesco, anche in Germania, per i tipi dell'editore di Berlino Duncker & Humblot. Ovviamente i numeri dicono poco: per conoscere davvero l'identità del nostro come di altri Istituti scientifici, sarebbe necessario entrare nel merito di tutta la produzione, scandirne le diverse fasi riconoscibili nel corso degli anni, dar conto di come essa si è adattata o non adattata ai mutamenti quasi rivoluzionari che nel frattempo hanno investito la storiografia a livello mondiale (e continuano a investirla trattenendola in uno stato di perdurante ma anche feconda transizione). Non è questa, tuttavia, la sede per un bilancio così impegnativo. (Dal testo)