America senza rivali?
L'attuale supremazia americana è senza precedenti nella storia moderna. Non solo. In contrasto con le teorie dell'equilibrio di potenza, l'ordine unipolare del post-guerra fredda non ha finora dato vita a una controalleanza in grado di bilanciarlo, nonostante il risentimento diffuso in vari paesi del mondo. Perché? E quanto può durare un ordine mondiale siffatto? Uscendo dalle polemiche contingenti pro o contro gli Stati Uniti, uno dei maggiori esperti di politica internazionale esamina i tratti peculiari dell'egemonia americana. L'apertura e la permeabilità del sistema, la sua congruenza con le forze più profonde della modernizzazione, la rete multilaterale di istituzioni economiche e politiche nella quale è inserito giocano a suo favore e al tempo stesso lo condizionano: in sintesi gli interessi e le convenienze reciproche fra gli Usa e i suoi alleati sono più forti delle frizioni che pure esistono. La durata dell'alleanza dipende però dai comportamenti degli attori in gioco: la via multilaterale rafforza il sistema, quella radicalmente unilaterale lo destabilizza con il rischio di riaccendere vecchie e nuove rivalità in Europa e Asia, e di minare la stessa sicurezza degli Stati Uniti. Il caso dell'Iraq ne è un drammatico esempio.
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