L'oro e la tiara. La costruzione dello spazio fiscale italiano della Santa Sede (1560-1620)
II volume analizza l'esercizio della fiscalità papale tra XVI e XVII secolo nei confronti del clero delle diverse realtà territoriali italiane attraverso lo studio delle decime, tasse imposte da Roma sulle entrate ecclesiastiche. Grazie a un'ampia documentazione archivistica, viene messa in luce la progressiva affermazione del ruolo del pontefice quale unica autorità legittimata a tassare il clero della Penisola, all'interno di un processo che rappresentò la risposta a sollecitazioni di ordine politico e finanziario originate, nella seconda metà del Cinquecento, dal nuovo scenario internazionale delle guerre di religione e dei conflitti con l'Impero ottomano. Per sostenere le iniziative belliche dei sovrani cattolici, la Santa Sede fece infatti ampio ricorso al circuito della fiscalità ecclesiastica. Seguendo da vicino le vicende che in tale prospettiva coinvolsero il Granducato di Toscana, la Repubblica di Venezia, il Ducato di Savoia, lo Stato di Milano e il Regno di Napoli, l'autore illustra con chiarezza la progressiva definizione dello spazio fiscale italiano della Santa Sede, nel quale beni e rendite del clero erano sottratti in buona misura al controllo dei sovrani.
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