Quando c'era Stalin. I russi dalla guerra al disgelo
Attingendo ad una vasta documentazione inedita resa disponibile dalla recente apertura degli archivi russi, così come a rapporti riservati sullo stato dell'opinione pubblica, a diari e a memorie, il volume compone il ritratto della società russa al tempo dello stalinismo. Attenta non solo alle condizioni di vita materiale ma anche alle speranze, alle paure, agli umori della gente comune, l'autrice prende le mosse dalle ripercussioni psicologiche di quella che i russi chiamano la 'grande guerra patriottica', per raccontare come quell'apocalisse, costata al paese non meno di ventisei milioni di morti, abbia generato nella gente da un lato un maggior attaccamento al regime staliniano, dall'altro la speranza di una sua liberalizzazione. La Zubkova mostra le strategie di sopravvivenza adottate dalla popolazione per superare i disagi e le ristrettezze economiche del dopoguerra (causati fra l'altro dalla carestia del 1946-47), il mutare degli atteggiamenti politici, con un significativo ritorno alla religione, il timido emergere di un dissenso rapidamente represso negli ultimi anni del regime, infine la nuova atmosfera seguita alla morte di Stalin, con l'avvio della destalinizzazione.
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