Il finanziamento delle associazioni culturali ed educative
La cultura è considerata ancora oggi da molti un serbatoio di memorie da conservare in una bacheca ben protetta; è un insieme di segni che risultano musealizzati e, in quanto tali, anche un po' mummificati. Chi concepisce la cultura in questo modo ha aspettative che appaiono da una parte eccessive, in quanto pretende che la cultura debba sottostare alle regole di mercato e pertanto produrre redditi come una qualsiasi produzione manifatturiera, dall'altra destinate a essere disattese, lasciando così inattuate le infinite e indefinite potenzialità che la cultura potrebbe mostrare se solo la si volesse far uscire dai confini angusti e rigidi che una simile concezione le impone. Questo volume presenta una serie di esperienze italiane ed estere in cui emerge il tentativo di superare tale concezione a favore di un ruolo più esteso e pervasivo della cultura stessa, dell'operatore pubblico e dell'associazionismo culturale. A tale scopo, dopo una prima riflessione sulle diverse accezioni di cultura, vengono presentate alcune esperienze di sostegno alla cultura e all'educazione delle regioni autonome europee, le relazioni tra cultura, società e territorio nella legislazione e nella prassi di alcune regioni italiane e le prospettive organizzative e finanziarie dell'associazionismo culturale sia in Italia sia in Europa.
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