Lo stato sono io. Luigi XIV e la «rivoluzione monarchica» del marzo 1661
Il 10 marzo 1661, all'indomani della scomparsa dell'onnipotente cardinale-ministro Giulio Mazzarino, Luigi XIV annuncia in Consiglio la decisione di esercitare personalmente, da quel momento in poi, il governo del regno. Dopo decenni di 'ministériat', e di fronte ad un re giovane e poco avvezzo alla politica, la notizia è accolta dalla nazione con stupore e con un certo scetticismo. Eppure il monarca darà coerentemente seguito ai suoi propositi. Nella visione storiografica tradizionale nasce così in quella data l'assolutismo monarchico francese e il suo mito. Ma il Re Sole governò effettivamente da solo? Il libro ripercorre il complesso delle ragioni storiche e dei giudizi storiografici che, fin dagli stessi anni di quel lungo regno, hanno ruotato intorno a questa domanda. E mette in luce come - pur nell'ampia diversità delle opinioni espresse in un confronto polemico aperto ormai da più di tre secoli - questa data rappresenti ancora una cesura fondamentale nella percezione storica, incarnando in modo emblematico l''ossessione' politico-costituzionale francese per l'unità.
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