L'altra guerra. Neofascisti, tedeschi, partigiani, popolo in una provincia padana. Pavia 1943-1945
Può una storia rigorosamente 'locale' aiutare a cogliere ragioni e senso di una 'grande' storia nazionale, europea, mondiale? L'autore ritiene che, pazientemente esplorate, 'minori' vicende individuali e collettive di uomini, donne, ragazzi, paesi e città di una provincia (quale, nella fattispecie, Pavia) in realtà vi si prestino, per così dire, esemplarmente. Risultato di una lunga ricerca, condotta su fonti in gran parte inedite, "L'altra guerra", mentre tenta di ricostruire con la maggior possibile acribia la storia di neofascisti e tedeschi, partigiani e popolo a Pavia e provincia tra il '43 e il '45, ambisce però a rispondere anche a domande che ogni storia di guerre necessariamente pone, ma quella anche più d'altre. Guerra 'di liberazione', 'civile', 'di classe' e d'altro ancora: gli storici si dividono anche sulle sue possibili definizioni. Ma poi: se mai lo era stato, era ancora 'giusto' combattere dopo l'8 settembre del '43? E da che parte? Era 'giusta' la resistenza? 'Giusto' il terrorismo? 'Giusta' la rappresaglia? 'Giusto', in definitiva, uccidere? E in nome di che? A quale prezzo? Adottando talvolta punti d'osservazione non del tutto usuali tra gli 'addetti ai lavori', l'autore non si è sottratto al dovere di rispondere a questi come ad altri, essenziali interrogativi, pur tenendo a raccontare nel modo più accattivante una storia che continua a sembrargli tanto appassionante quanto drammatica.