Insegnanti al timone? Fatti e parole dell'autonomia scolastica
Accolta con favore dal mondo della scuola e non rimessa in discussione neppure dal governo di centrodestra, la riforma dell'autonomia scolastica non è una peculiarità solo italiana. Da una ventina d'anni in molti paesi occidentali assistiamo al trasferimento di poteri decisionali dal centro alla periferia: sul piano didattico, organizzativo, di programmazione, di gestione finanziaria e anche del personale. Insegnanti, presidi e poteri locali al timone della scuola, dunque? Più liberi e più responsabili? Bottani traccia un bilancio dell'autonomia nei vari paesi da cui emergono elementi contraddittori. Non tutto è negativo, ma sono certamente a rischio alcuni dei principi che sono stati alla base dell'istruzione pubblica, a partire da quello dell'uguaglianza. Perché allora questo movimento generalizzato verso l'autonomia di cui si sono fatti paladini governi sia di destra sia di sinistra? Oggi - risponde l'autore - il fardello della scuola è diventato così pesante che lo Stato tende a disfarsene, in un mondo in cui la scuola sembra peraltro aver perso la sua centralità.
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