La «Maxime». Saggi per una tipologia critica
Il libro di Corrado Rosso, che, uscito nel 1968 ed esaurito da anni, viene riproposto con l'introduzione di Werner Helmich, è un classico nel panorama internazionale degli studi sul modo espressivo prediletto dai moralisti francesi. Ampliando l'accezione tradizionale del termine "Maxime", Rosso mette a fuoco per la prima volta in Italia l'essenziale unità e la ricchezza tipologica dell'aforisma francese nella più ampia cornice della letteratura gnomica. La tesi secondo cui la dissoluzione della massima classica non significa la fine di questo genere letterario si è rivelata determinante per la riscoperta della scrittura scorciata per eccellenza nel Novecento europeo. Come i maestri delle forme aperte, insofferenti dei confini disciplinari, l'autore coniuga una sterminata erudizione con la piacevolezza di lettura.
Momentaneamente non ordinabile