Lo zar e il suo doppio. Simbologie e metafore dell'ideologia monarchica nella Russia ivaniana
Il regno di Ivan il Terribile fu segnato da feroci repressioni e da un processo brutale di centralizzazione dello Stato, ma rappresentò anche una grande stagione della cultura, e di apertura verso l'Occidente, mentre lo zar si impegnava a trasferire nella sfera politica il mito della Terza Roma. Su questo sfondo si colloca la drammatica vicenda di Simeon Bekbulatovic, discendente degli antichi khan dell'Orda d'oro, che fu incoronato zar per volere del Terribile e che per un anno, formalmente, governò la Russia, mentre Ivan si proclamava suo umile suddito. Questa vicenda, ancor oggi avvolta nel mistero, non costituisce un esempio delle bizzarrie di un autocrate, ma piuttosto l'epilogo di una lunga lotta intrapresa dallo zar contro il potere dei boiardi e si intreccia nell'evoluzione dell'ideologia monarchica in Russia e con la stessa centralizzazione dello Stato. Questo volume fornisce una decodificazione dell'episodio e al tempo stesso propone un nuovo approccio per comprendere i processi di formazione della Russia moderna attraverso gli schemi simbolici delle metafore del potere.
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