In Argentina e Perù (1965-1966)
Questa raccolta di articoli, pubblicati da Guido Piovene su "La Stampa" di Torino negli anni 1965-1966, fa parte della letteratura del viaggio, particolarmente seguita nei primi decenni del secolo e nell'immediato secondo dopoguerra. Redatte con l'asciuttezza stilistica dello scrittore che si finge giornalista, le impressioni si coniugano con le notazioni storiche, concettuali, per delineare in controluce un emisfero di relazioni così efficacemente vincolato alla vicenda nazionale. Il "confronto" fra l'Argentina e il Perù sembra concludersi a favore della prima, che lo scrittore considera come un'esperienza liberatoria perché compendiata nei ritmi e nelle ambientazioni tipicamente europei. E proprio per questa ragione egli si sorprende della suggestione che prova nel Perù, così ricco di testimonianze votive e di evocazioni incaiche. Alla "metafisica" argentina, egli oppone la labirintica rappresentazione della realtà peruviana, ancora contrassegnata da gruppi che vivono una estemporanea stagione di privilegi in un universo chiuso, quasi al riparo dalle sfide della modernità. Il volume si conclude con due brevi saggi su i due più significativi scrittori argentini di questo secolo: Ernesto Sabato e Jorge Luis Borges.
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