Rapporto del Ministro dell'Interno sullo stato della sicurezza in Italia. Roma, 9 febbraio 2001
La sicurezza costituisce oggi un argomento di forte richiamo e di vivo interesse. Se ne parla sempre di più ma spesso il problema è inquadrato da un particolare ambito prospettico, valido anche per un approfondimento specialistico, ma necessariamente privo della visione globale. Il Rapporto affronta le numerose tematiche relative alla sicurezza ed alla sua salvaguardia, integrandole in un'ottica unitaria, e fornisce anche indicazioni sulla sua percezione da parte dei cittadini. Le analisi sviluppate, condotte con metodo rigorosamente scientifico e basate su elaborazioni di dati tratti dalle diverse fonti statistiche sulla criminalità, consentono la chiara comprensione della problematica della sicurezza, come oggi si presenta in Italia, e delle sue dinamiche evolutive.Viene analizzato l'andamento della criminalità nell'ultimo decennio ed alcuni fenomeni vengono approfonditi in un arco di tempo trentennale. Ne risulta che gli anni '90 hanno mostrato chiari segni di un progressivo ridimensionamento del numero di reati commessi, con tendenza, rispetto al decennio precedente, ad una diminuzione delle relative frequenze, che restano ancora, però, su livelli più elevati rispetto a quelli registrati all'inizio degli anni '70. Si cerca di individuare i fattori che hanno determinato negli anni '90, la contrazione di alcuni reati: l'azione di contrasto delle forze di polizia, i mutamenti demografici nella composizione della popolazione italiana; per altro verso, l'immigrazione clandestina è annoverata tra i processi che in parte hanno avuto effetti opposti. Uno spaccato riguarda la tematica della percezione e della sicurezza, con particolare riferimento alle opinioni della popolazione italiana. Si è proceduto attraverso metodi statistici e con un significativo campione alla valutazione del livello soggettivo di insicurezza e della paura della vittimizzazione.Il Rapporto, realizzato da un gruppo di lavoro della Direzione Centrale della Polizia Criminale coordinato dal Professor Marzio Barbagli, offre così una visione completa dei fenomeni criminali, sia quelli di criminalità diffusa che quelli legati alla criminalità organizzata nazionale, internazionale e transnazionale, del terrorismo e della gestione dell'ordine pubblico e dei grandi eventi.
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