Scienza, tecnologia, innovazione: quali politiche?

Scienza, tecnologia, innovazione: quali politiche?

Da qualche anno i temi della scienza, della tecnologia e dell'innovazione si sono inseriti sempre più frequentemente nel dibattito sulle politiche economiche e sociali. Il motivo che giustifica la particolare attenzione rivolta alle attività scientifiche e tecnologiche sta nel fatto che queste sono caratterizzate da un tasso di rendimento estremamente elevato per la società e di gran lunga superiore ad altri fattori produttivi. Nelle attuali condizioni di crescente competizione globale si va diffondendo il concetto di innovazione e l'interesse per strategie economiche nazionali rivolte a migliorare la competitività, e con essa il ruolo che dovrebbero svolgere la scienza e la tecnologia. Il prevalere dell'internazionalizzazione delle attività economiche e della tecnologia ha determinato l'esigenza dell'apertura del sistema alle relazioni internazionali, e un suo efficace inserimento nei flussi di tecnologie e conoscenze prodotte al di fuori del paese. In questo senso, l'abilità di incorporare la tecnologia, acquisendola al di fuori dei confini nazionali, e di adattarla ai fini dell'industria nazionale diviene un fattore di competitività decisivo. Alla luce di queste considerazioni vengono analizzati in dettaglio i fondamenti teorici delle politiche per la scienza e la tecnologia e l'influenza che detti principi hanno e potranno avere in un prossimo futuro sul disegno e sulla realizzazione delle politiche pubbliche rivolte al rafforzamento del sistema della scienza, della tecnologia e dell'innovazione in Italia. Da tale impostazione teorica scaturiscono e si sviluppano considerazioni critiche e propositive rivolte alla realtà del nostro paese.
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