Italiani in guerra. Sentimenti e immagini dal 1940 al 1943
Parole rubate dall'informatore, lettere sequestrate alla censura, relazioni settimanali degli organi di polizia che registrano per le superiori autorità , per il Duce, lo "stato d'animo della popolazione". Cavallo è riuscito a ricostruire come la pensavano gli Italiani sulla guerra: come vedevano i nemici, come giudicarono la campagna di Grecia, poi l'intervento russo e americano, come reagirono alle avvisaglie della sconfitta e ai bombardamenti delle città . E' una parabola discendente, che disegna la progressiva perdita di credibilità del fascismo e lo scollamento della comunità nazionale fino alla crisi del 25 luglio e dell'8 settembre, dove davvero la patria (quella fascista) muore. Questo libro costituisce dunque una storia dei sentimenti, dell'immaginario che la guerra ha generato: in breve una storia di come essa è stata percepita e vissuta. Un tema in larga parte inedito, studiato anche su fonti e materiali come canzonette, film, commedie e barzellette, ossia tutta quella produzione che al tempo stesso rispecchia e influenza l'immaginario collettivo. Emergono da queste pagine le aspettative, le speranze e le paure che gli Italiani nutrirono nei confronti della guerra dal 1940 al 1943, vale a dire fino alla caduta del fascismo e all'arrivo del conflitto sul territorio nazionale.
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