Morte da cani. Piccola storia stalinista
Quando nel 1990 la Lituania proclamò l'indipendenza, l'autore di questo libro chiese all'archivio dell'ex KGB di Vilnius, divenuto accessibile, copia del dossier numero 51879. Grazie a quelle carte egli ha potuto ricostruire nel dettaglio il calvario vissuto sessant'anni fa da Alexej Alexandrovic, ufficiale di antica famiglia aristocratica, arrestato la notte del 26 settembre 1939 e scomparso per sempre negli impenetrabili meandri del sistema repressivo sovietico. Non è una vicenda passata alla storia, non ha i tratti della grande tragedia politica, come i processi di Mosca. Alexej Alexandrovic è un qualunque onest'uomo, ma nobile e dunque nemico di classe; e i suoi inquisitori, che interrogatorio dopo interrogatorio lo incamminano verso la morte, non sono che 'demoni meschini', piccoli burocrati dalle dita sporche d'inchiostro. Nel secolo dei totalitarismi, quella di Alexej Alexandrovic e della sua famiglia travolta e dispersa è solo una storia fra tante; una storia esemplare però, che in queste pagine risentite, dove suonano insieme le note del sarcasmo e della pietà, parla del male evitabile e inutile su cui cammina la Storia.
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