Politica, governo e istituzioni nell'Europa moderna
Nell'Europa moderna (XV-XVIII secolo) la politica venne sempre più a coincidere con nuove forme di potere principesco e monarchico, che si realizzarono attraverso processi di accentramento e grazie a una nuova teoria e a una nuova prassi dell'amministrazione dello stato. Su questo sfondo, il volume pone in primo piano ed esamina le istituzioni delle società per ceti, in particolare comportamenti e concezioni di quelle istituzioni che in ogni stato sceglievano di offrire consenso al re o di negarglielo a seconda del suo rispetto per le leggi e per il diritto. Dopo aver trattato quattro monarchie (Sacro Romano Impero della Nazione Germanica, Spagna, Francia, Inghilterra), l'autrice passa a considerare anche altri stati (Svizzera, Paesi Bassi, Polonia, Ungheria), in quanto governi misti di monarchia, aristocrazia e democrazia. Sono poi indicati modi, schemi, principi ('pensiero' e 'passioni' delle istituzioni cetuali) come elementi di una scienza che sosteneva unitariamente la capacità di governo della società per ceti. Infine un ultimo capitolo fa il punto sui concetti storiografici tradizionali (assolutismo, costituzionalismo, pattismo/contrattualismo) e recenti (repubblicanesimo e comunalismo).
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