I partiti conservatori in Europa occidentale
I rivolgimenti che hanno caratterizzato la scena politica europea negli anni Ottanta e Novanta hanno essenzialmente lasciato sul campo due modelli, quello del consenso socialdemocratico e quello del consenso liberal-conservatore. Questo volume offre un contributo di approfondimento sui principali protagonisti di tali trasformazioni, in particolare i partiti politici conservatori, attraverso un'analisi empirica orientata in tre direzioni; l'evoluzione elettorale, le caratteristiche organizzative e le performance di governo. Considerando l'arco di tempo che va dal dopoguerra alla fine del XX secolo, l'autore propone una comparazione sistematica dei partiti appartenenti alle principali famiglie ideologiche di centrodestra (democristiana, liberale, conservatrice e di estrema destra), in raffronto costante anche con i partiti di sinistra. Una prospettiva che consente tra l'altro di comprendere meglio le vicende dei partiti di centrodestra del nostro paese. Due le ipotesi predominanti: quella dell'ambiente di riferimento favorevole e quella del vantaggio competitivo. Sullo sfondo, alcuni dei grandi temi che impegnano le democrazie: il rapporto tra sinistra e destra, la definizione di conservatorismo politico e delle sue varie anime, il dibattito sulla crisi dei partiti e sulle loro trasformazioni, il dilemma fra ciò che i partiti dicono di essere e ciò che concretamente fanno, fra la logica dell'identità e la logica della competizione.
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