L'estrema destra in Europa
Quali sono oggi, nei vari Paesi europei, i partiti che possiamo definire di estrema destra, e che parentela hanno con l'estrema destra 'tradizionale', cioè quella legata all'ideologia fascista? Quando sono nati, che peso hanno, chi li vota e perché? Oltre alle differenze fra i vari casi nazionali, da questa puntuale ricostruzione emergono i tratti unificanti che caratterizzano le nuove formazioni: non più risposta di una borghesia spaventata di fronte alla 'marea rossa', come negli anni '20 e '30, i nuovi partiti di estrema destra sono qualcosa di diverso dai partiti fascisti e neofascisti. Figli della società contemporanea e dei suoi problemi - ma non di meno antidemocratici - esprimono insofferenza e ostilità verso taluni aspetti della modernità (come il pluralismo culturale, la diffusione di una morale libertaria, la presenza degli stranieri, il declino delle figure di autorità), ma ne esaltano altri (il mercato, la concorrenza, l'individualismo). Raccolgono consensi trasversali, esercitando una forte attrazione fra i ceti popolari, perché danno risposte in termini di valori e di identità più che di interessi, traducendo un forte spaesamento culturale di fronte ai mutamenti della società.
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