La sconfitta inattesa. Come e perché la Sinistra ha perso a Bologna
Tra i fattori che hanno favorito la vittoria di Giorgio Guazzaloca nelle elezioni amministrative di giugno, oltre ad una indubbia efficacia della campagna elettorale del futuro sindaco, spiccano una serie di errori da parte del partito che per 50 anni aveva fatto di Bologna il simbolo delle proprie capacità amministrative. Il volume non intende tuttavia né costruire un catalogo completo di tali errori né andare alla ricerca dei 'colpevoli'. Esso intende mettere invece in luce come la sconfitta della sinistra nelle elezioni comunali di Bologna sia frutto della crisi di una peculiare forma di organizzazione della rappresentanza e di regolazione degli interessi: il governo di partito emiliano. Un modello di organizzazione della rappresentanza che aveva garantito una notevole stabilità politica e leadership solide anche in epoca proporzionale, ma che non è riuscito ad adattarsi ai mutamenti sociali della città e, soprattutto, al nuovo sistema di opportunità e vincoli istituzionali delineati dal meccanismo di elezione diretta del sindaco. La prima parte è centrata sull'elettorato, ed è dedicata all'analisi del comportamento elettorale ed alle motivazioni che hanno spinto i cittadini bolognesi a dare un chiaro segnale di sfiducia nei confronti del ceto politico locale di centro-sinistra e di quello espresso dai democratici di sinistra in particolare. La seconda parte è focalizzata sull'amministrazione della città, e mira invece a ricostruire la crisi del governo di partito emiliano analizzando le vicende più controverse che hanno contrassegnato la gestione Vitali. La terza parte ha per oggetto il partito ed intende analizzare il percorso tortuoso che ha portato alla selezione della candidatura di Silvia Bartolini e alla successiva sconfitta elettorale.
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