Shangai, 30 maggio 1925. La rivoluzione cinese
Il 30 maggio 1925 i soldati inglesi schierati a difesa della colonia internazionale di Shanghai sparano su una manifestazione di studenti, lasciando sul terreno quattro morti e diversi feriti. Un incidente di dimensioni modeste, soprattutto per un paese come la Cina, dove nel Novecento i morti per le lotte politiche si contano a milioni. Eppure l'episodio è destinato a segnare uno spartiacque simbolico nella millenaria storia cinese. Come profetizzò un funzionario inglese, quella data avrebbe rappresentato una delle grandi giornate della storia dell'estremo Oriente, come quella della presa della bastiglia in Europa, da lì si innescò la "grande rivoluzione" (1925-27), il turbolento periodo di proteste da parte delle masse urbane guidate da studenti formati all'ideologia comunista. Il volume ripercorre le fasi della lunga rivoluzione che porterà nel 1949 alla fondazione della repubblica popolare. Vengono illustrate le dinamiche socioeconomiche che determinano la fine della società tradizionale cinese e vien tracciato lo sviluppo della mobilitazione comunista che, dalle prime insurrezioni di massa e attraverso la "lunga marcia", portò Mao al potere. Una straordinaria emancipazione che ha consentito alla Cina di collocarsi tra i protagonisti della storia del XX secolo.
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