Il dannato e l'eletto. Vivere con la colpa
All'interno dell'immaginario giudaico-cristiano, vivere con la colpa significa, da Adamo ed Eva in poi, vivere tout court, nella storia e nel mondo. Il peccato è per l'appunto originale, connaturato all'essere umano, che solo per poco tempo ha soggiornato nello stato dell'innocenza, in un paradiso incontaminato e felice, perduto per avere colto il frutto dell'albero della conoscenza. Ohly, scavando in una immensa mole di materiale letterario, attraversando testi, generi ed epoche, esplora l'elaborazione della colpa, magistralmente riproposta e rappresentata da creature letterarie come Oreste, Edipo, Francesca da Rimini, Faust, Anna Karenina. Il percorso mostra come la condizione umana sia drammaticamente ondeggiante fra tensioni interiori di segno opposto, ben trasfigurate dalla redenzione di Pietro e dalla dannazione di Giuda che, a differenza del primo, rifiuta la speranza, la uccide prima di uccidere se stesso, scegliendo così la morte nella carne e nello spirito.
Momentaneamente non ordinabile