Le trappole del welfare. Uno Stato sociale sostenibile per l'Europa del XXI secolo
Il funzionamento dello stato sociale, un'istituzione che ha avuto grandi meriti e ha conseguito indiscutibili successi nella protezione di lavoratori e cittadini, appare oggi incongruo rispetto ai suoi obiettivi originari. Esso finisce così per proteggere rischi che non generano più bisogni economici per larghe fasce della popolazione (come la malattia lieve o la morte del coniuge) o che non sono più rischi in senso stretto (come la vecchiaia). Inoltre, il finanziamento contributivo di questa protezione contribuisce a creare disoccupazione, che a sua volta erode le basi fiscali del welfare, in un circolo vizioso. Nell'ultimo decennio, in molti paesi europei sono state introdotte riforme volte a risanare il welfare soprattutto dal punto di vista finanziario. Pur importantissima, questa strategia non porterà molto lontano se - è questa la tesi di Maurizio Ferrera - sarà lasciata inalterata la filosofia generale delle assicurazioni sociali obbligatorie pubbliche. Nel volume, dopo un'accurata analisi delle situazioni europea e italiana, l'autore illustra le linee di una possibile riforma dello stato sociale, ridefinendo i rischi e i bisogni meritevoli di protezione e proponendo nuovi strumenti d'intervento.
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