Ri-Scritture
Ri-Scritture: cioè riscritture della Scrittura, della Bibbia. Questo libro ne discute cinque esempi distanti nel tempo, nello spazio e nei modi, ma in ogni caso misurandosi con alcuni fra i testi più straordinari dell'Antico e del Nuovo Testamento - da Genesi a Giovanni - e con i loro rifacimenti medievali e moderni. Dal momento in cui Abramo incontra Dio a Mamre fino a quello in cui Giuseppe è riconosciuto dai fratelli in Egitto, da Giobbe che ascolta la Voce della tempesta fino a Gesù che appare dopo la resurrezione, il problema che la Bibbia pone, riscrivendosi, è quello del riconoscimento fra Dio ed essere umano. E' un mistero che affrontano anche scrittori come Matin, Milton, Rolli, Shakespeare, T.S. Eliot, ma la cui impenetrabilità è prefigurata già da Euripide. Le Ri-Scritture percorrono la Scrittura in modo diretto e obliquo, attraversando il tempo, incrociando la Storia e altre storie; sono frutto d'interminabile commento e di scarti improvvisi, d'ideologia, liturgia, polemica. Scrittura e Ri-Scrittura impongono a ciascuno di scegliere come leggerle: col cuore o con i savi della terra, si chiede Faulkner; come verità o come finzione, come lettera o come allegoria, si domandano Chaucer, Dryden, La Fontaine, Kafka, Orwell, Wallace Stevens. Tre donne e due uomini - Elena, Maddalena, Marina, Mendel Singer e suo figlio Menuchim - rispondono a queste domande e a quelle di Abramo e Giuseppe: forse si possono leggere Scrittura e Ri-Scritture soltanto in attesa, facendosi spie di Dio, prendendo su di sé il mistero delle cose, e comprendendo che nel riconoscere, nel ri-scrivere agisce qualcosa di divino.
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