Il costo del vivere. Nord e Sud a confronto
L'esistenza nel nostro Paese di un differenziale nel potere d'acquisto fra Nord e Sud è data per scontata da alcuni, ma è negata dai più: questo saggio è la prima analisi che conferma e quantifica tale differenziale per 12 città italiane da Torino a Palermo. Scritto da un economista per non economisti, reso di agile lettura grazie all'invenzione di personaggi di fantasia che interpretano i dilemmi tipici dell'italiano medio settentrionale e meridionale, esso riesamina alla luce di questo dato di fatto questioni cruciali come la disoccupazione e la distribuzione del reddito in Italia. Emerge con evidenza che vivere al Sud costa meno che al Nord; che tuttavia, a differenza di quanto avveniva negli anni '50, non esiste fra le due aree del Paese un differenziale retributivo tale da incentivare la mobilità verso il Nord; che, nel settore privato, le gabbie salariali esistono già. Diversa la situazione nella Pubblica amministrazione, nelle banche e nei grandi gruppi del Sud, talvolta vere e proprie oasi di privilegio. Troppo semplificata appare inoltre la comune contrapposizione fra un Nord ricco e un Sud povero. Il differenziale di potere d'acquisto, assieme ad altre variabili solitamente trascurate, impone dunque un nuovo calcolo della soglia di povertà che ne rivela una distribuzione tra gruppi sociali ed aree geografiche assai più articolata e complessa rispetto agli stereotipi correnti.
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