Senza pensarci due volte
"La donna dalla voce rauca": basta questa etichetta per richiamare alla mente di chi ha amato i libri di Cesare Pavese il più seducente e misterioso fantasma della sua mitologia amorosa. Ma non era un mito; era una donna vera e si chiamava Tina Pizzardo, l'autrice di queste memorie. Non sono però le pagine dedicate a Pavese il centro d'interesse di questo libro sorprendente, quanto il complessivo autoritratto che ne emerge: l'immagine, anch'essa a suo modo letteraria, di una ragazza impertinentemente felice che riesce a fare delle sue peripezie politiche ed esistenziali le tappe d'una personalissima, stendhaliana "chasse au bonheur". La vitalità di una donna che aveva stregato Pavese il misogino, e che da queste pagine continua ad esercitare la sua seduzione anche sul lettore di oggi.
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