Deserto rosso. Un decennio da comunista
Ebreo, arrivato in Italia per l'Università e poi fuoriuscito per le leggi razziali Mieli rientra in Italia nel 1943. Incaricato del controllo sulla stampa, fonda l'ANSA, ma presto lascia l'impresa per entrare come caporedattore all'"Unità" di Roma. Sarà in seguito direttore dell'"Unità" di Milano, poi a capo di un ufficio studi del PCI. La sua è la storia di uno slancio ideale che si impantana nella routine di redazione, nello scollamento progressivo tra convinzioni ed agire, insomma in una "estraneità" che investe anche la sfera privata. E' una storia non eroica: una vita di tensioni fra colleghi, di crisi matrimoniali, di cose fatte per inerzia. In questa storia si specchia una stagione dura della storia italiana.
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