L'Italia fascista (1922-1945)
Presentato in una nuova edizione aggiornata, questo volume fornisce un quadro d'insieme sul ventennio fascista e illustra il processo politico che ebbe luogo nell'Italia mussoliniana, con una particolare attenzione ai temi sociali, economici, diplomatici. Gli anni tra il 1922 e il 1945 sono tra i più travagliati nel complesso della storia del nostro paese. Dopo i primi, drammatici avvenimenti che accompagnarono la sua ascesa e la sua affermazione, il fascismo, per consolidarsi come regime, dovette "costruirsi" come stato forte, e tentare una identificazione con le masse, in gran parte estranee al processo "rivoluzionario". Le trasformazioni furono profonde, e investirono molti piani: quello politico- istituzionale (la fine del sistema dei partiti), quello economico- sociale (la soppressione dei sindacati, l'ordinamento corporativo, sullo sfondo della crisi del '29), quello dei rappori con la Chiesa (il concordato) e dei rapporti internazionali (l'alleanza con la Germania e lo sbocco finale della seconda guerra mondiale). La mancata "adesione totale" delle masse all'ideologia del regime, l'indifferenza e l'ostilità del mondo della cultura, e infine l'opposizione al fascismo della delusa classe borghese, sono alcune delle linee di indagine che l'autore affronta qui, offrendo un ampio ed esauriente panorama dell'Italia di quel periodo.
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