Lettera da Singapore ovvero il terzo capitalismo
Nell'autunno-inverno '94-95, Giuseppe Bonazzi trascorre un periodo a Singapore: in questo soggiorno si esprime al tempo stesso un bisogno di conoscenza scientifica (studiare come un onnipotente apparato di controllo agisca su una coloratissima società multietnica) e un bisogno di "dépaysement", il sogno d'Oriente di uno studioso occidentale affascinato da una realtà altra, sfuggente quanto ricca di sfide intellettuali e suggestioni di ricerca. Un'esperienza da cui nasce questo libro originale e inconsueto: al diario è consegnato il racconto emozionale, soggettivo dell'impatto tra l'autore, armato delle sue spesso inadeguate categorie "occidentali", e un mondo così contraddittorio, esotico e misterioso; accanto a ciò la riflessione propriamente teorica. Bonazzi scorge in quell'"unicum" politico, sociale ed economico che è Singapore un caso particolare di "terzo capitalismo", non riconducibile né al liberalismo classico né al capitalismo sociale. Diario di viaggio, resoconto autobiografico, indagine sociologica: i confini tra esperienza vissuta e oggetto di studio sbiadiscono. Nel farci scoprire un modello di sviluppo tra i più interessanti e rivoluzionari del panorama mondiale, con queste pagine l'autore si collocca sul solco della grande tradizione della scrittura antropologica tracciata da Geertz e da Lévi-Strauss.
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