Apostati ragionevoli. Ritratti di ribelli illustri
Ordinati cronologicamente (ad eccezione del diavolo, collocato in posizione centrale per il suo essere senza tempo) sono delineati in questo volume quindici ritratti di personaggi legati da una comune caratteristica: furono tutti apostati, ribelli all'ortodossia - religiosa, scientifica o letteraria - in cui si erano formati. Furono peraltro tutti apostati 'ragionevoli', in quanto videro nell'apostasia un problema teorico fondamentale e ritennero imprescindibile dare un'impostazione ragionata al loro disaccordo. Per alcuni di essi la definizione di 'apostati' può suonare insolita, dato che si tende a considerarli reazionari, ma l'intento dell'autore è proprio quello di smascherare il manicheismo di chi ignora le virtù sovversive e critiche della reazione intelligente. Il lettore è così messo direttamente in contatto con l'inquietudine profonda di alcune figure - l'imperatore Giuliano, Boccaccio, Spinoza, Voltaire, Rousseau, Kant, Heidegger tra gli altri - che vissero 'contro' per una superiore esigenza di verità e conoscenza.
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