Tra pace e guerra. Una ragazza slovena nell'Italia fascista
Questo libro narra la storia di una ragazza slovena, nata sulle colline del Carso l'anno della marcia su Roma, e ne segue le sorti fino alla seconda guerra mondiale. Wanda è figlia di un maestro sloveno che insegna nel villaggio di Staniel, diventato San Daniele del Carso dopo il passaggio dall'impero austro-ungarico all'Italia nel 1918. La rievocazione degli anni felici dell'infanzia le offre lo spunto per descrivere l'austero mondo contadino delle colline carsiche e la situazione della minoranza slovena sotto il fascismo. Nel 1931 la famiglia Skof è trasferita d'imperio a Fontanellato, in provincia di Parma: la politica del regime impone la presenza di un maestro italiano a San Daniele e il trasferimento del maestro Skof in zone più 'sicure'. Il racconto si volge alla vita dell'autrice e della sua famiglia nel nuovo ambiente, culturalmente così diverso da quello d'origine, tra le mille vicende di una vita quotidiana ancora spensierata nonostante l'approssimarsi della guerra. Nel 1943 a Fontanellato arriva un gruppo di prigionieri, tra cui Eric Newby, che Wanda, aiuterà a fuggire sulle montagne del parmense sopo l'8 settembre, mentre inizia la lotta partigiana. Il volume si conclude con l'arrivo degli alleati e il ritorno di Eric: con lui Wanda, sposa di guerra, partirà per l'Inghilterra. Sono pagine scritte con grazia e semplicità, che ci consegnano un frammento di storia d'Italia visto attraverso gli occhi lucidi e attenti della protagonista, una persona 'comune' il cui destino si intreccia con i drammatici eventi politici e militari che hanno segnato l'Europa tra il '22 e il '46.
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