Il tempo della coscienza. Ricordi di un'altra Germania (1910-1989)
Quella qui raccontata non è certo una vita come le altre. Ingrid Warburg proviene da una famiglia che sta in ogni senso tra le eminenti d'Europa e il suo racconto, per la parte relativa agli anni dell'infanzia e della giovinezza, è la storia di una persona privilegiata e felice, immersa in un ambiente dove l'agio economico diventa agio intellettuale: la bella villa, la servitù, la macchina con lo chaffeur si coniugano con la coltivazione dell'intelligenza e con l'esercizio di un'"esprit publique" innervato dalla tradizionale sollecitudine ebraica per la comunità. Ma la facilità e felicità del vivere si trovano ben presto insidiate dalla presa di potere nazista. L'opposizione a Hitler è radicale e immediata, e si traduce nella scelta dell'esilio negli Stati Uniti, e là nell'impegno nelle attività di soccorso ai fuoriusciti e ai perseguitati dal nazifascismo, segnatamente in quell'Emergency Rescue Committee che riuscì a portare in salvo dall'Europa artisti e intellettuali come Heinrich e Golo Mann, Chagall, Ernst, Werfel, Doblin, Alma Mahler. E appunto nella sede di questo Comitato Ingrid Warburg conosce Veniero Spinelli: l'inquieto, avventuroso fratello di Altiero che diverrà suo marito e alla fine della guerra la porterà in Italia. L'abbandono della Germania diviene pertanto definitivo, e in un certo senso non può essere che così; perché 'l'altra' Germania, la patria della coscienza che ha detto 'no', è lacerata e dispersa. Ne sopravvivono isole, e il ricordo.
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