Che cosa rimane. Taccuini (1955-1971)
Quello qui pubblicato è lo zibaldone di Chiaromonte: le riflessioni, i commenti, le note di lettura che egli affidava regolarmente alle pagine di un quaderno. Stesi per proprio uso, i taccuini hanno rispetto agli scritti noti di Chiaromonte una maggiore curvatura teoretica, un taglio più schiettamente filosofico; sicché, a dispetto del loro carattere evidentemente frammentario e asistematico, sono i testi dove il pensiero di Chiaromonte si trova espresso più liberamente e nella forma a lui più congeniale, che è quella (propria dei moralisti) dell'annotazione breve se non dell'aforisma. La scelta è stata ordinata secondo le grandi tematiche su cui Chiaromonte ha esercitato la propria riflessione: dal senso del filosofare all'arte, alla politica, al sacro.
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