Nascita di una nazione. Lo sviluppo economico degli Stati Uniti (1780-1914)
Tra gli ultimi decenni del Settecento e la prima guerra mondiale gli Stati d'America conobbero un periodo di trasformazioni economiche e sociali di grande rilievo. In poco più di un secolo di crescita sostenuta, a tratti impietosa e disordinata, le tredici colonie uscite vittoriose dalla guerra d'Indipendenza contro l'Inghilterra giunsero a dominare gran parte del continente nord-americano, a insediare nuclei di popolazione nelle più lontane terre dell'ovest, a collegare con centinaia di migliaia di chilometri di linee ferroviarie, telegrafiche e telefoniche le frenetiche città della costa atlantica con la fertile valle del Mississipi-Missouri e con la ricca California. Già a fine Ottocento la giovane nazione aveva raggiunto la leadership economica internazionale, con un'agricoltura che dominava il mercato mondiale del cotone e dei cereali e con un'industria, tecnologicamente all'avanguardia, sempre più coinvolta in macroscopici processi di integrazione. Ripercorrendo le fasi salienti di tale processo, questo volume rintraccia - nel confronto con l'esperienza di altri paesi europei e in particolare dell'Inghilterra - i caratteri di dinamicità e di originalità della 'via americana' allo sviluppo e alla modernizzazione.
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