Il cantante d'opera. Storia di una professione (1600-1990)
Sintesi di dramma, musica e spettacolo, l'opera ha sempre esibito i suoi attori in dimensioni più grandi del vero, e nella pubblicistica, come pure negli aneddoti caricaturali, la parola 'grande' ricorre sia per i cantanti di successo sia per i fiaschi di cui sono protagonisti. "E' una cantante, e perciò capace di tutto", lamentava Bellini. Oggetto di passioni, di culto, come di odio e denigrazioni senza freni, i cantanti d'opera hanno dato il loro nome ad epoche, ma anche a marche di pollame o a sigari americani. In realtà la loro , quella quotidiana, ha sempre dovuto fare i conti con aspetti triti, come la dipendenza da una corte e poi da un mercato, da parenti esosi e subdoli protettori, da salari spesso inadeguati che favorivano l'arte di arrangiarsi in un gruppo professionale a lungo noto come la "virtuosa canaglia". In questo volume i cantanti d'opera (e in particolare due categorie per eccellenza chiacchierate, le cantanti donna e i castrati) escono dalla leggenda, dal mito e dalla miriade di cronache locali, per diventare protagonisti della storia di una categoria professionale, dalle origini secentesche ai giorni nostri, in un grande sforzo di sintesi i cui dati d'archivio fanno i conti con gli aneddoti. "Speriamo che si possa riconoscere, in quelle che appaiono spesso marionette stravaganti - vanitose, esagerate, capricciose - degli esseri umani alle prese con la vita quotidiana".
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