Ombre del mito. Charlot, Mephisto, Marlene
Charlie Chaplin, il cavaliere inopportuno che sembra trovarsi perennemente fuori luogo, il vagabondo con le insegne del gentleman della city - baffetti, bombetta e bastone da passeggio - dietro il profilo caricaturale rivela qualcosa di essenziale, se a osservarlo è un intellettuale tedesco, allievo di Jaspers, studioso di scienze politiche ma portato a indagare la letteratura, le arti, così come il cinema, il mondo dello spettacolo e della canzone. Delle particolari esperienze estetiche proprie del cinema e del teatro egli coglie poi altri momenti emozionanti: la voce duttile di Marlene Dietrich, l'angelo azzurro, o ancora la gestualità infallibile di Gustaf Grundgens, l'attore più ammirato del Terzo Reich, marito di Erika, figlia di Thomas Mann, e celebre interprete del goethiano Mephisto: figure ormai entrate nel mito in cui si esprime l'energica volontà di non credere alla corruzione dello spirito del Male.
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