Poltroni numerati
In questi esilaranti testi d'occasione Achille Campanile propone di allestire spettacoli all'aperto per combattere la siccità, indica come sfruttare i colpi di tosse durante i concerti, immagina che ogni cittadino italiano venga trasformato in un numero. Ma parla anche di politici e di politica, per esempio con la cronaca immaginaria di una crisi di governo all'italiana, oppure con alcune riflessioni sulle massime di Mao. E commenta la televisione, la repressa TV di una volta - vedi le censorie istruzioni per l'uso del bacio sul teleschermo - ovvero riflette sulla lingua, immaginando in una sorta di delirio che ci si possa esprimere soltanto tramite i cliché del giornalismo sportivo. Soprattutto, in nessun pezzo di questo libro l'autore smentisce la sua fama di scrittore elegantissimo nonché di Italiano più spiritoso del nostro secolo.
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