T. S. Eliot
E' possibile una 'via romantica' a Eliot, il poeta e critico che avversò il romanticismo e diede espressione al "consapevole disorientamento di un'epoca"? In questo profilo, profondo ed essenziale, nato dall'incontro con uno dei critici contemporanei più originali e rappresentativi, si giunge alla conclusione che Eliot non va letto all'interno della tradizione che egli si scelse, ma in quella, romantica, che lo ha scelto. Northrop Frye, lo studioso dei 'miti storici', passando dall'analisi dei testi alla messa in rilievo dei 'topoi' fondamentali della poetica eliotiana - il valore della tradizione, il correlativo oggettivo, la poesia metafisica - attraverso una discussione ricca di spunti polemici delle concezioni, 'spesso inaccettabili', che Eliot aveva della religione, della società e della cultura, arriva a ricostruire il suo 'romance' biografico e poetico. In questo ulteriore saggio della sapienza critica cui Frye ci ha abituato nei suoi lavori su Blake, Shakespeare, la Bibbia, viene sottolineata la inevitabilità di questo scrittore nel panorama culturale del Novecento: "che egli piaccia o no, non è questo il punto: bisogna leggerlo".
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