Tempo che opprime, tempo che redime. Riflessioni sul teatro di Shakespeare

Tempo che opprime, tempo che redime. Riflessioni sul teatro di Shakespeare

"Chiunque sia costretto a rimuginare sul passato in attesa del futuro vive in un mondo dove ciò che non è ancora è già presente: un mondo di allucinazione e di fantasmi". Proprio in questo "essere nel tempo", seguendo o infrangendo i ritmi della natura, sta per Frye il nucleo fondamentale del teatro shakespeariano. Col filo del tempo che opprime e redime, Frye ci guida attraverso il teatro di Shakespeare, dalle tragedie alle commedie della maturità. Il percorso di Frye non è solo un avanzare monotono tra personaggi e situazioni; è piuttosto un procedere per sensazioni, intuizioni, esplosioni, operando sintesi, indicando nessi tra universi storicamente e letterariamente lontani, sino a cogliere nel profondo dell'opera letteraria i modi fondamentali in cui l'uomo da sempre interroga la propria esperienza.

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