Dal rito al teatro
Dal rito al teatro: un "viaggio di scoperta" che muove dall'antropologia dello spettacolo rituale per giungere a un vivo interesse per il teatro moderno, e in particolare per la sperimentazione teatrale; un viaggio compiuto da un antropologo, Victor Turner, stimolato dalle esperienze del nuovo teatro e dalla collaborazione con un teorizzatore dell'avanguardia come Richard Schechner; una traiettoria teorica e documentaria che verifica i processi e le forme del rito alla luce delle esperienze della scena. Ponendo a confronto frammenti di strutture sociali e culturali diverse (dai rituali tribali africani alle forme contemporanee di aggregazione in forma di spettacolo) si può mettere a fuoco lo svolgersi di azioni estetiche e rappresentative. La rappresentazione si può analizzare per la funzione che assume nella vita quotidiana, in quanto etichettatrice di ruoli sociali, e anche nei contorni dello spettacolo, del gioco, dello svago. L'esperienza del tempo libero e dello svago è vista come elemento separato dalla vita organizzata e scandita dal tempo lavorativo, un momento di autonomia che tuttavia può reinnescare meccanismi competitivi analoghi a quelli indotti dai processi lavorativi. Per questo Turner cerca di isolare e approfondire il concetto di 'liminalità' quella zona di margine e di passaggio da situazioni sociali e culturali definite a nuove aggregazioni che ne cambiano l'assetto e che si realizzano attraverso crisi e "drammi sociali"; stadi di passaggio, momenti di cambiamento e di trasformazione, sacche potenziali di creatività e di ribellione individuabili sia su vasta scala sia in microsocietà come quelle tribali. La 'finzione' del teatro assume allora un ruolo decisivo nel dare forma ai momenti di passaggio e, per la sua caratteristica di 'eccesso', come momento di contatto e di scontro fra attori e pubblico, come laboratorio di rottura di routines sociali date per acquisite.
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