Diritto penale dell'ambiente. Un'ipotesi sistematica
Il lavoro, attraverso l'analisi della normativa codicistica (specie gli artt. 434, 449, 674, 727 bis e 733 bis) ed extracodicistica (in materia di rifiuti, scarichi, inquinamento marino e dell'aria), intende tentare una sistematizzazione della tutela penale dell'ambiente secondo tre direttrici che rispecchiano le caratteristiche della materia: l'essere espressione dell'esigenza di controllo di insidiose devianze (specialmente) economiche, secondo il paradigma dell'anticipazione del rischio e in una dimensione precettiva e sanzionatoria necessariamente non autarchica. L'indagine, senza rinunciare agli apporti multidisciplinari metagiuridici (specie etici) e giuridici ma extrapenali, muove dalla ricerca di una nozione di ambiente funzionale alle esigenze di tutela e prova a focalizzare le questioni circa la scelta, anche de jure condendo, del modello di protezione più adatto, anche alla luce della necessità di conservare l'equilibrio fra il potere della P.A. e quello del giudice penale. La monografia ripercorre il processo di implementazione del settore attraverso il recepimento degli input comunitari, non mancando di evidenziare le tensioni con il principio di riserva di legge che nascono già all'interno dell'ordinamento nazionale. Una parte del libro è dedicata al tema dei soggetti nell'ambito della criminalità d'impresa: delle persone fisiche operanti nell'organizzazione come pure della "nuova" responsabilità corporativa.
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